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iot per palestre

I trend IoT per palestre hanno rivoluzionato molti elementi del mondo del fitness. In questo articolo esaminiamo la tecnologia IoT implementata nelle strutture per il fitness e le sue potenzialità future.

Fin dal 1999, infatti, l’IoT è considerato come un ponte che collega il mondo analogico con quello digitale. L’Internet of Things determina il nostro rapporto con gli oggetti e il loro stesso significato. Non si tratta semplicemente di una combinazione di sensori, dispositivi, reti cablate e wireless, ma è l’integrazione di spazi virtuali e reali in cui le persone interagiscono con gli oggetti. Vediamo gli scenari IoT per palestre.

Indice

  1. Fitness collettivo
  2. Immersione nella VR
  3. Informazioni di tracciamento condivise
  4. Esperienze nelle palestre
  5. Sensori smart

Soluzioni sportive IoT

Le soluzioni sportive IoT più avanzate includono opzioni tra cui: accensione e spegnimento di sistemi di segnalazione da smartphone; frigoriferi connessi a Internet; impostazione sistemi di controllo del clima o macchine del caffè tramite Internet, e altro ancora.

L’IoT non costituisce una rivoluzione, bensì un grande cambiamento nel modo di comportarsi rispetto agli oggetti. Molte persone stanno iniziando a utilizzare i dispositivi diversamente. Lo sviluppo dell’IoT riguarda tanti settori tra cui l’agricoltura, la logistica, le smart city, la sanità.

Scopriamo, ora, in che modo l ‘IoT contribuisce a definire il futuro del fitness e delle palestre, mediante nuove tendenze in ambito sportivo.

iot per palestre

Le principali tendenze IoT per palestre

Se ti stai chiedendo cos’è cambiato, negli ultimi anni, in relazione alle tendenze IoT per il fitness, sappi che non esiste una risposta univoca. Di seguito ne elenchiamo alcune.

1. Fitness collettivo

L’IoT è diventato uno degli elementi più importanti per lo sport di gruppo. Tante palestre, infatti, stanno iniziando a introdurre sensori wireless. In questo modo, ogni membro del gruppo può monitorare il ritmo di lavoro in qualsiasi momento. Anche gli istruttori possono comprendere e soddisfare meglio le esigenze degli sportivi.

L’IoT semplifica, inoltre, la connessione con strumenti che restituiscono un quadro completo di quanto dura e come avviene l’allenamento, e cosa fare per allenarsi meglio. Così nascono palestre più intelligenti.

2. Immersione nella VR

Sono numerose le persone che vorrebbero vivere un’esperienza sportiva più coinvolgente. Uno dei vantaggi della realtà virtuale (VR) sembrano essere i display indossabili (HMD) come Oculus Rift o HTC VIVE. La Virtual Reality trasporta la persona in uno scenario generato dal computer, che risponde ai movimenti effettuati. Un’esperienza immersiva che viene realizzata mediante sensori che rilevano i movimenti dell’utente e usano le informazioni per aggiornare gli stimoli sensoriali presentati tramite HMD.

I dispositivi VR creano l’illusione di essere in un ambiente virtuale in cui si può interagire. Per questo, la VR immersiva viene considerata come un’innovazione tecnologica che può cambiare in modo sostanziale il mondo del fitness.

3. Informazioni di tracciamento condivise

A molti piace condividere le proprie esperienze e successi con gli altri. Condividere i progressi degli allenamenti, infatti, è molto motivante. Gli sviluppatori lo sanno bene, e sfruttano questa tendenza psicologica per progettare app per lo sport. Così oggi è ancora più facile condividere i propri successi con amici o familiari, anche sui social network.

Secondo uno studio di Gartner, tuttavia, il 30% circa degli acquirenti di wearable abbandona i tracker. E succede perché, dopo l’acquisto, monitorano i dati di fitness per allenarsi meglio, ma questi diventano inutili senza software capaci di analizzarli.

4. Esperienze nelle palestre

Cresce il numero di palestre che adoperano le tecnologie IoT per migliorare l’esperienza durante i corsi sportivi. Così garantiscono un approccio personalizzato ai clienti.

Inoltre, per migliorare l’esperienza dei centri benessere, nel settore del fitness e della salute si utilizzano sempre più spesso sistemi connessi per raccogliere i feedback.

Anche le attrezzature per l’allenamento sono abbastanza smart da analizzare i movimenti e fornire istruzioni corrette. E nascono così sfide per battere i propri record personali. Inoltre, nelle palestre si trovano occasioni d’intrattenimento con video HD, contenuti on-demand e musica.

5. Sensori smart

Stando ai dati IHRSA, i sensori connessi al cloud possono davvero aiutare le palestre ad analizzare l’utilizzo delle attrezzature. Inoltre, il cloud offre molte funzionalità tra cui la condivisione di dati, tutorial, coaching e istruzioni per i centri benessere. E ancora, video di allenamento, monitoraggio metriche, condivisione dei progressi, organizzazione di gare online, gestione dei club e altro ancora.

Oggi le palestre stanno cercando nuovi sistemi di valutazione. Ad esempio, con i sensori wireless le palestre possono visualizzare la frequenza cardiaca dei visitatori. Questi sistemi possono contribuire a motivare le persone e a farle impegnare di più.

Inoltre, grazie al cloud non occorrono più computer costosi ed esperti strapagati per la manutenzione hardware e software. Infatti, le applicazioni in cloud riducono i costi e aiutano a migliorare l’offerta.

In sintesi

Quindi, il futuro delle palestre presenta un grande potenziale grazie alle tecnologie IoT. Gli strumenti in cloud, in particolare, consentono di generare, elaborare e analizzare i Big Data. E le nuove piattaforme software consentono alle palestre di fornire una migliore esperienza dei dispositivi indossabili. Anche le applicazioni mobile per il fitness sono importanti, perché aiutano le persone a monitorare lo stato di salute in tempo reale comunicandolo ai medici.

Ecco il motivo per cui, mediante dispositivi e piattaforme IoT, la nostra personale esperienza di fitness potrà essere completamente rivoluzionata.

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Tecnologia operativa, cybersecurity per l’OT nel 2023: i trend del settore da tenere d’occhio nel settore dell’Operational technology

Circa dieci anni fa, gli strumenti di rilevamento intrusioni e anomalie relativi alla tecnologia operativa (OT) e agli ICS (sistemi di controllo industriale) erano agli inizi. Attualmente il mercato si sta espandendo sempre di più, sviluppando soluzioni molto più avanzate.

Questo perché il settore delle operations non è in grado di concedere lunghi tempi d’inattività. Per fare un esempio: le infrastrutture critiche, l’industria produttiva e le strutture iperconnesse rappresentano ottimi bersagli per i criminali informatici.

Tecnologia operativa: il proof of concept

Infatti, prima il cosiddetto “proof of concept” (prova di fattibilità) consisteva nel garantire che il software per gli ambienti di controllo industriale e di processo non avrebbe danneggiato sistemi e reti da proteggere.

Oggi, invece, la prova di fattibilità è diventata una competizione tra i migliori provider per dimostrare di comprendere più a fondo i sistemi OT-ICS e l’integrazione IT-IoT. Importanti sono anche il supporto di partnership e le strategie go-to-market, senza dimenticare l’applicazione orizzontale tra diversi settori.

L’IT e l’OT sono settori diversi con priorità differenti, eppure molte imprese dell’ambito cybersecurity, che si occupano già di IT, sono entrate anche nel mercato della cybersecurity OT. Gli esperti prevedono un grande aumento della competizione entro quest’anno. Trasformazione digitale, affidabilità, interoperabilità, governance e standard rimangono gli elementi che guidano il mercato.

tecnologia operativa

Fiducia e fattibilità non si escludono a vicenda

Nel 2022 è stata dimostrata la potenziale gravità di cyber attacchi sui processi industriali. Incontroller, infatti, ha previsto un attacco mirato, che tuttavia è stato scoperto prima di causare incidenti. Questo ha dato prova che investire nella cybersecurity per le attività industriali può generare un ROI effettivo. L’attacco di Incontroller è solo il quarto mirato ai sistemi di controllo industriale, e l’intervento di risposta ha richiesto fiducia e verifica di fattibilità tra il fornitore ICS e i team preposti alla sicurezza.

Negli USA, intanto, la CISA – Cybersecurity and Infrastructure Security Agency ha pubblicato linee-guida specifiche. Questo per migliorare il contributo di proprietari e operatori rispetto ai processi di regolamentazione e per il Cyber Incident Reporting for Critical Infrastructure Act (CIRCIA). Anche l’UE sta portando avanti due nuovi mandati che forniranno “un quadro giuridico aggiornato per rafforzare la resilienza fisica e informatica”.

Rafforzare la cybersecurity

Molti Paesi nel mondo stanno continuando a rafforzare le iniziative di cybersecurity. Addirittura, in caso di conflitti, vengono promosse operazioni ufficiali per raccogliere degli “eserciti di cyber volontari” che aiutano le nazioni a fronteggiarli.

Inoltre, il Modello di sicurezza Fiducia Zero (il cosiddetto “Zero Trust”, Sicurezza Senza Perimetri) ora è più complesso che mai, essendosi arricchito di numerose definizioni e meccanismi d’implementazione. Secondo la famosa “assume breach”, la sicurezza perimetrale è insufficiente per difendersi dalle moderne minacce informatiche. I principi di Zero Trust sono importantissimi, in quanto consentono di ridurre il tempo di permanenza e la gravità degli impatti potenziali.

Zero Trust potrebbe sembrare un semplice pacchetto di best practice, eppure per applicarlo occorre conoscere le tecnologie che interagiscono, cosa viene richiesto e come limitare l’accesso alle informazioni e al comando dei sistemi.

Premi assicurativi

Stando al CIAB – Council of Insurance Agents and Brokers, nel 2022 i premi assicurativi per la cybersecurity sono aumentati in media del 28% solo nella prima metà dell’anno.

E il NIST ha aggiornato le linee-guida per la gestione del rischio nella cybersecurity, sottolineando come i fattori di fiducia e sicurezza siano fondamentali nella tecnologia operativa. In merito alla cybersecurity industriale, nel 2022 maggiore attenzione è stata rivolta al monitoraggio per OT e ICS. Il monitoraggio continuo è quindi prioritario per la prevenzione e il rilevamento degli incidenti informatici.

Cosa ci attende

Oltre alla necessità di definire e implementare SBOM – Software Bill of Materials per eventuali crisi internazionali, non è facile individuare le nuove priorità in ambito OT e ICS. I dati, infatti, sono spesso privati, “distribuiti” o coperti da paywall. Il 2023, tuttavia, dovrebbe essere un anno di svolta, che richiederà investimenti nella cybersecurity per la prevenzione di potenziali recessioni. Queste, infatti, rischiano di aumentare la forza dei ransomware e aggravare le conseguenze dei tempi d’inattività o delle perdite.

1. La governance costituirà un nuovo precedente

Anche se finora standard e framework a livello governativo hanno adottato un approccio “a fisarmonica”, estendendosi per regolamentare tutte le infrastrutture critiche, una nuova direzione può produrre maggiore consapevolezza della situazione. Il governo USA, ad esempio, sta investendo pubblicando, inoltre, una direttiva vincolante sulla scoperta degli asset. E non solo, perché sta offrendo assistenza per l’implementazione della security con degli strumenti dedicati.

2. La condivisione delle informazioni assumerà più valore

Molti sono sfavorevoli all’aggregazione delle informazioni, eppure la condivisione delle informazioni richiede di attuare una condivisione in tempo reale dei dati già ai primi segnali di allarme.

È noto, infatti, che non posso esistere due attacchi identici ai sistemi OT-ICS, perciò è più difficile automatizzare le azioni di risposta. Questo significa che ogni organizzazione dovrà aspettare che si verifichi un attacco alle operations, o agli impianti di altre proprietà, per condividere firme, rilevamenti e informazioni. La condivisione d’informazioni si sposterà sempre più verso soluzioni inclusive, creative e proattive.

3. Fiducia e fattibilità per costruire soluzioni

Secondo il SANS – Report stato della cybersicurezza ICS-OT, promosso nel 2022 da Nozomi Networks, gli attori delle minacce nelle reti d’infrastrutture critiche sono apparsi competenti sulle componenti dei sistemi di controllo. In altri casi hanno mostrato, invece, la scarsa familiarità con la tecnologia operativa. Nel 2023, i cyber criminali potrebbero dimostrare di avere acquisito la capacità di modificare i sistemi OT e ICS nei settori critici.

Eppure, negli ambiti governativi e assicurativi, nei partenariati pubblico-privati e nelle relazioni internazionali c’è molta reticenza nell’investire sui settori produttivi e strutture iperconnesse. La fiducia e la fattibilità resteranno i pilastri della cybersecurity nell’OT. E gli stakeholder chiederanno prova di fiducia e fattibilità costante.

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trend 2023

La Commissione Europea accelera su green e digital, i Trend 2023, mediante la spinta su competenze, euro digitale, cybersicurezza e mobilità sostenibile

Sono due le transizioni attualmente in corso in Europa: stiamo parlando di quella digitale ed ecologica, che si confermano trend 2023 negli sforzi congiunti della Commissione Europea. Tuttavia, le azioni messe in campo per perseguire questi obiettivi devono essere calate nel contesto della situazione politico-economica internazionale.

Nel Programma di Lavoro 2023, adottato lo scorso 18 ottobre, sono elencate tutte le operazioni che l’UE prevede di realizzare nel nuovo anno. Questo documento intende informare tutti i cittadini e le istituzioni sui futuri impegni politici della Commissione. Impegni che includono nuove iniziative, il ritiro delle proposte in sospeso e il riesame delle normative in essere.

Gli obiettivi dell’Agenda 2023

In particolare, il programma si basa su alcuni obiettivi fondamentali: ottenere la neutralità climatica entro il 2050 e definire un futuro digitale, per rafforzare l’economia comunitaria e costruire un mercato prospero, rafforzando l’immagine dell’Europa nel mondo.

In totale, il programma contiene 43 nuove iniziative strategiche che coprono 6 obiettivi definiti dalla Presidente von der Leyen, e si fondano sulla lettera d’intenti del 2022. Si tratta di obiettivi ambiziosi, che intendono sia rispondere alle crisi che hanno colpito i cittadini europei, sia sostenere la transizione verde e digitale in corso.

La relazione finale della Conferenza inerente il Futuro dell’Europa ha poi sottolineato che occorre offrire soluzioni digitali accessibili, disponibili a tutti gli europei, per garantire che l’Europa diventi la forza in grado di guidare una trasformazione trasparente, sicura e più etica.

Trend 2023: Cybersecurity Skill Academy e altre iniziative

Tra le iniziative a supporto dell’Europa per l’era digitale c’è la promozione delle competenze per la cybersecurity. Per questo, nel terzo trimestre del 2023 sarà istituita l’accademia denominata Cybersecurity Skill Academy.

Infatti, in tutto il mondo le minacce alla sicurezza e il numero di violazioni sono in continuo aumento. La carenza di forza-lavoro e il divario di competenze nella cybersecurity sono i principali ostacoli allo sviluppo economico e alla sicurezza di ogni singolo Paese.

Il direttore esecutivo ENISA, Juhan Lepassaar, ha spesso ribadito a nome dell’Agenzia europea per la Cybersecurity che “la futura sicurezza del nostro mondo digitale dipenderà fortemente dalla capacità di sviluppare una forza lavoro efficiente e adeguata alla sicurezza informatica”. Attraverso il miglioramento delle competenze e la progettazione di programmi di formazione specifici, infatti, è davvero possibile affrontare il futuro digitale europeo.

trend 2023

Mobilità e lotta alla pirateria

Uno dei trend 2023 dell’Europa digitale è la mobilità, ambito in cui la digitalizzazione può operare come mezzo di rafforzamento. Per questo, sarà proposta la creazione di uno spazio comune europeo dei dati sulla mobilità, per incoraggiare lo sviluppo di soluzioni innovative.

Altre iniziative saranno dedicate alla lotta alla pirateria, più precisamente per lo streaming di eventi dal vivo, e al sostegno dell’iniziativa “Perfezionare il diritto societario digitale”. In questo modo si potrà adeguare il diritto societario dell’Unione agli sviluppi digitali, e migliorare la direttiva UE 2019/1151 sull’utilizzo di strumenti e sistemi digitali nel diritto societario (Direttiva sulla digitalizzazione).

Per un futuro digitale

In conclusione, sono numerose le azioni che la Commissione ha identificato come prioritarie nel Programma 2023. Quest’ultimo, pur essendo frutto di decisioni stabilite in un momento di grande incertezza politico-economica, è stato definito con misure e strumenti emergenziali, ma non per questo è meno ricco di contenuti.

Tra le prime azioni della Commissione dedicate ai trend 2023, infatti, ci sarà il dibattito per stabilire le priorità legislative comuni, al fine di convengere e intervenire rapidamente sia sul piano della sostenibilità ambientale, sia dal punto di vista digitale.

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