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IoT aziende, l’Italia è sempre più all’avanguardia. Scopri cosa sta succedendo

In Italia, il mondo IoT aziende sta decollando. E tra i segmenti di mercato contraddistinti da maggiore dinamismo, possiamo annoverare le Smart Home e Smart Factory. Infatti, l’offerta di soluzioni IoT è molto dinamica e in continuo sviluppo, anche grazie alle numerose startup presenti. Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Internet of Things ha dichiarato: «Il mercato italiano dell’Internet of Things è in pieno sviluppo. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita di mercato in termini di valore e di maturità dell’offerta, si evolvono le tecnologie e si espandono le reti di comunicazione Lpwa (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G».

I servizi basati sull’IoT rappresentano, appunto, una leva non indifferente: accanto alla gestione di dati in Cloud affiorano applicazioni più evolute, ad esempio per il monitoraggio dello stato di occupazione dei parcheggi in città, e per la manutenzione predittiva dei macchinari nelle fabbriche.

Un recente report di IOT Signal descrive i vari Paesi che stanno effettuando questa transizione, e si sofferma in particolar modo sulla situazione in Italia. Vediamo insieme quali sono i dati evidenziati dallo studio.

La classifica dei Paesi adottanti

Oggi l’IoT è ampiamente adottato a livello globale, con Australia, Italia e Stati Uniti in testa alla classifica. In merito alla percentuale di progetti in fase di utilizzo, gli Stati Uniti sono in cima con il 27% rispetto a Spagna (22%) e Australia (18%).

L’incremento dell’utilizzo dell’IoT è notevole negli Stati Uniti: il 78% delle aziende prevede di utilizzare maggiormente l’IoT nei prossimi due anni. E solo il 53% delle aziende tedesche, con il 51% delle imprese giapponesi, ha già pianificato di aumentare l’utilizzo entro il 2023.

Le tempistiche di utilizzo non sono da meno. L’Italia è in testa alla classifica, con una media di 10 mesi per arrivare alla fase di utilizzo di un progetto IoT. Gli Stati Uniti e la Spagna impiegano 11 mesi, e in Giappone s’impiegano mediamente 12 mesi. La Cina e l’Australia raggiungono la meta dopo 16 mesi: occorre più tempo perché è necessaria una conoscenza dell’IoT più approfondita.

Perché le imprese italiane adorano l’IoT?

Gli elementi principali che spingono le aziende italiane ad avviare progetti IoT consistono nella possibilità di ottenere benefici di efficienza (75%) e di efficacia (58%). Tuttavia, sono ancora tante le aziende che indicano come ostacolo all’adozione la mancanza di competenze.

Poche, invece, le imprese italiane che vogliono sviluppare competenze IoT al proprio interno con l’assunzione di personale specializzato o mediante programmi di formazione per le risorse disponibili in azienda.

IoT, i benefici per le aziende italiane

Dall’adozione sempre più diffusa delle tecnologie IoT, tutte le aziende italiane possono trarre evidenti benefici. Possiamo citarne alcuni dei più ricorrenti:

  • Ottimizzazione e gestione dei processi produttivi;
  • Monitoraggio asset produttivi e verifiche sulla produzione;
  • Manutenzione predittiva per anticipare e prevenire eventuali guasti;
  • Maggiore sicurezza sul lavoro;
  • Sensibile riduzione dei costi;
  • Stoccaggio e imballaggio merci smart mediante automazione.

Insomma, la tendenza sempre più diffusa nel ricorso alle soluzioni IoT, in tanti settori diversi, è sempre più avvertita dalle aziende, che in Italia spiccano per velocità di esecuzione e messa in opera. E c’è da scommettere che, presto, questi dati saranno amplificati dalla necessità via via crescente di gestire grandi quantità di dati da parte delle imprese.

Una rivoluzione ancora in corso, ma che sta prendendo piede anche grazie alla lungimiranza e alla grande spinta verso l’innovazione che caratterizza il tessuto imprenditoriale e produttivo italiano.

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In che modo l’IoT sta cambiando il modo di vivere nelle città di tutto il mondo? Scopriamolo insieme, con esempi concreti

Lo ha precisato anche Theo Veltman, direttore delle invenzioni per la città di Amsterdam: “Se la tecnologia non può aiutare le persone a raggiungere la gioia, allora non c’è assolutamente nessuna buona ragione per l’esistenza della tecnologia”. Questa affermazione è quantomai vera se parliamo di tecnologia IoT (Internet of Things), e più in generale di tutte le tecnologie che possono contribuire a migliorare la qualità della vita, in particolar modo in ambienti molto popolati come quelli delle città.

In che modo, quindi. le città di tutto il mondo stanno sfruttando l’IoT per migliorare lo stile di vita urbano e aumentare il benessere degli abitanti in città?

1. Ridurre i problemi del traffico

Tra i problemi principali sui cui molte aziende si concentrano, c’è quello di alleviare la congestione del traffico e aiutare gli automobilisti a trovare un posto in cui parcheggiare. Un’infrastruttura
abilitata per l’IoT con sistemi di traffico intelligenti, strade più sicure, parcheggi a led, costi adeguati e pagamenti per il parcheggio può restituire agli automobilisti intrappolati nelle loro auto fino a 60 ore all’anno. Una stima effettuata sulla base di un’analisi promossa da Intel di Juniper Research. Le informazioni contenute nell’Intelligent Transportation Society of America dimostrano, inoltre, che il 30% della congestione del traffico nelle città deriva dai conducenti che cercano aree di parcheggio.

2. Migliorare la qualità dell’aria

I sensori incorporati nelle strade, o persino le telecamere HD montate su lampioni intelligenti, possono verificare quando le aree di parcheggio tornano libere, così gli automobilisti possono scoprire il posto disponibile più vicino tramite un’applicazione IoT dallo smartphone. E poiché le immagini contengono notevoli quantità di dati IoT, un programma di visione artificiale
integrato può accumulare vari tipi di informazioni.

Un sistema inizialmente implementato per monitorare i parcheggi può essere aggiornato per monitorare il flusso di traffico, le buche e la spazzatura. Questo tipo di processo di parcheggio è stato istituito a Barcellona, dove le visite sono state ridotte perché meno automobili girano intorno agli isolati alla ricerca di un posto. Riducendo le emissioni di scarico delle auto, si migliora anche la qualità dell’aria.

Il marchio tedesco Bosch sta operando con Daimler nell’ambito di un sistema alternativo che utilizza sensori nelle automobili per monitorare le aree di parcheggio vuote. I rilevatori inviano questi dati al tuo cloud, e quest’ultimo guida gli altri automobilisti verso i posti liberi. Tre dispositivi IoT, anch’essi realizzati da Bosch, sono stati fissati nei lampioni a Las Vegas, per sperimentare il monitoraggio della qualità dell’aria e per attivarsi se l’anidride carbonica si accumula in un luogo specifico.

Gli ingegneri del progetto hanno creato un device IoT per il tracciamento della qualità dell’aria molto compatto, fino a quando non è entrato in un contenitore delle dimensioni di uno zaino.
L’apparecchio costa un decimo rispetto alle tecnologie rivali e analizza dozzine di fattori, come l’anidride carbonica e l’anidride carbonica.

3. Migliorare la circolazione delle auto

Las Vegas sta sperimentando alcuni progetti-pilota in un luogo del centro che chiama “il distretto dell’innovazione”. Primo obiettivo è aumentare il traffico derivante dall’implementazione di sensori agli incroci insieme all’apprendimento automatico. I rilevatori possono misurare automobili e pedoni e, a un certo punto, il sistema riesce a intuire i modelli di traffico, e anche il modo in cui, ad esempio, il traffico del lunedì differisce da quello del venerdì. Inoltre, può fornire consigli per l’ottimizzazione del flusso di traffico.

4. Facilitare l’accesso ai servizi governativi

Sant’Antonio, una cittadina del Texas, sta migliorando lo standard di vita in modo avanzato con nuovi servizi IoT. Il paese si distribuisce su 460 chilometri quadrati, pertanto le apparizioni in
tribunale possono comportare un lungo viaggio adatto a pochi. La città ha alleviato questa problematica per i cittadini con i monitor dei tribunali installati all’interno dell’area metropolitana.
Gli agenti di polizia possono anche utilizzare questi apparecchi per acquisire rapidamente i mandati, quando necessario.

5. Migliorare la vita dei cittadini anziani

L’IoT può anche migliorare la vita degli anziani, il che rende molto più facile per loro mantenere la propria autonomia e vivere in città con un facile accesso ad attività culturali, centri sanitari, amici più anziani e aree familiari. A Chicago, uno dei vantaggi più evidenti è che l’arrivo del trasporto pubblico intelligente consente agli anziani (e non solo) di spostarsi facilmente in città. Con il trasporto intelligente, tutti i tipi di trasporto vengono ottimizzati e collegati per generare un’esperienza semplice.

I pagamenti vengono gestiti da una piattaforma centralizzata, utilizzando una carta o un programma. Il tuo smartphone t’informa dell’orario di arrivo preciso di un treno o di un autobus, e un
programma ti aiuta anche a pianificare il percorso perfetto se implica cambiare modalità di trasporto.

Puoi salire a bordo di un autobus o della metropolitana, dopo aver già pagato il biglietto con il tuo cellulare. Con il debutto del programma di carte prepagate, la città ha anche sperimentato
l’integrazione con il bike sharing.

Questo è solo l’inizio. Chicago, infatti, sta cercando di rendere più “smart” altre città, condividendo il codice open source che è cresciuto, confidando che i vari comuni ricambieranno. E man mano che le città accumulano ulteriori informazioni, e si assicurano che siano accessibili agli sviluppatori di programmi e ai cittadini, presto emergeranno software e vantaggi nuovi di zecca. Unico ostacolo: utilizzando le informazioni che fluiranno nei sistemi l’IoT, crescerà il numero d’ingressi potenzialmente vulnerabili, per cui è fondamentale costruire strutturare sistemi di sicurezza end-toend fin dall’inizio.

Continua a seguirci per scoprire altre curiosità sul mondo dell’IoT.

Smart Metering

Il mercato italiano dell’IoT si consolida nel segmento Smart Metering legato alle Utility e si espande all’Agricoltura

Il mercato italiano dell’Internet of Things si consolida nonostante il Covid. Attualmente il giro d’affari dell’IoT ammonta a una cifra considerevole: 6 miliardi di euro. Con una flessione di appena il 3% a causa della pandemia, a fronte di un incremento del 24% nel 2019 e del 35% nel 2018. È questo il dato che emerge dallo studio pubblicato nel 2021 dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management – Politecnico di Milano.

In particolare, la spesa si divide fra le applicazioni che sfruttano la connettività cellulare (3 miliardi di euro, -6%) e altre che utilizzano tecnologie di comunicazione differenti (3 miliardi di euro, risultato identico rispetto al 2019).

93 milioni di oggetti connessi in Italia

Sono 93 milioni le connessioni IoT attive in Italia, di cui 34 milioni di connessioni cellulari e 59 milioni abilitate da altre tecnologie. Tra queste, emergono le reti Low Power Wide Area (LPWA), che raggiungono per la prima volta 1 milione di connessioni.

Numerosi anche i servizi collegati agli oggetti connessi, che valgono 2,4 miliardi di euro con una crescita del 4%, in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato.

IoT in Italia: Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility

Il primo segmento del mercato IoT in Italia è costituito dallo Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility, dal valore di 1,5 miliardi pari al 25% del totale, spinto ancora dagli obblighi normativi. Nel 2020 sono stati installati 2,7 milioni di contatori gas connessi presso le utenze domestiche, con una diffusione pari al 69%, e ben 4,8 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione, per il 50% dei contatori elettrici totali.

A seguire troviamo anche le Smart Car, con un fatturato di 1,18 miliardi di euro, pari al 20% del mercato, e 17,3 milioni di veicoli connessi (il 45% del totale in Italia), e lo Smart Building, che vale 685 milioni di euro (+2%) ed è legato alla videosorveglianza e alla gestione dei consumi energetici degli edifici.

Cresce la Smart Agricolture

Uno dei comparti con la crescita più significativa è la Smart Agricolture (pari a 140 milioni di euro), trainata da soluzioni per il monitoraggio e il controllo dei mezzi e delle attrezzature agricole, con macchinari connessi e robot per le attività nei campi.

Fabbriche e logistica smart

Aumentano anche le soluzioni smart per le fabbriche (385 milioni di euro, +10%), la Smart Logistics (610 milioni di euro, +4%), con soluzioni per la gestione delle flotte aziendali e di antifurti satellitari, e 1,9 milioni di mezzi per il trasporto merci connessi tramite SIM, nonché le Smart City (560 milioni di euro, +8%), che presentano un aumento del numero di progetti avviati dai comuni, con i primi casi di successo per le collaborazioni fra pubblico e privato.

Al contrario, calano le Smart Home (505 milioni di euro, -5%) e l’ambito Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility (265 milioni di euro, -20%), legati al monitoraggio di gambling machine per il gioco d’azzardo (740.000), ascensori (580.000) e distributori automatici (130.000).

Insomma, la crescita è più ampia quando si parla di smart metering e agricolture, e c’è da aspettarsi che nuovi settori saranno interessati da queste innovazioni con l’espandersi delle soluzioni proposte.

NFC

Tappi intelligenti per il settore Fashion: smart caps con NFC per potenziare l’engage economy

I tappi intelligenti, che incapsulano il tag NFC per inaugurare nuove forme di comunicazione e di servizio, stanno spopolando. La tecnologia IoT, infatti, permette al mondo della moda di offrire ai clienti messaggi personalizzati con lo storytelling dei prodotti attraverso mezzi digitali, in un modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Inoltre, i “tappi intelligenti” costituiscono oggetti di design nonché prodotti parlanti, capaci di comunicare con gli smartphone in maniera semplice e intuitiva. Per il mondo Fashion e Luxury, quindi, la tecnologia IoT offre nuove opportunità di marketing, grazie al tag NFC integrato nel tappo, che permette di caricare informazioni associate alla tracciabilità di ogni prodotto e alle comunicazioni a valore aggiunto.

Tappi intelligenti, perché fanno la differenza?

Per prodotti come cosmetici, profumi, vini o liquori, l’identificazione a radiofrequenza integrata è univoca e abilita lo smart packaging, consentendo ai brand di potenziare la condivisione d’informazioni in modalità end-to-end. I dati inseriti nel tag NFC permettono di certificare in tempo reale l’unicità, originalità e autenticità di ogni singolo prodotto, tutelando brand e consumatori dalla contraffazione, dal mercato nero o da fenomeni come l’italian sounding, che sempre più spesso minacciano il Made in Italy nel mondo. La marcia in più viene dall’utilizzo della tecnologia NFC per offrire una nuova chiave di servizio anche sul front end, ai consumatori finali.

Smart cap per trasmettere informazioni

Se il cliente acquista un regalo, utilizzando un’app dedicata i commessi in negozio possono inserire nel tag un messaggio testuale personalizzato. Sul tag possono esserci anche altri tipi di messaggi multimediali, tra cui script, immagini, illustrazioni, schede prodotto, pagine web, video su Youtube e via dicendo. Il tappo diventa utile, perché contiene un messaggio-ricordo che dura nel tempo. Per i produttori e distributori questa opportunità limita la necessità di stampare volantini o brochure cartacee, adeguandosi a una filosofia paperless, decisamente ecologica.

Un bottonificio innovativo

I tappi intelligenti sono stati ideati da Caps & Fashion, divisione del bottonificio Corna & Fratus, azienda attiva nel settore da trent’anni. Fondata nel 1976 da PierLuigi Corna, presidente attuale, nelle vicinanze di Bergamo all’interno della cosiddetta Button Valley, è una realtà imprenditoriale italiana esemplare. Con oltre 200 ricamatrici interne ed oltre 300 esterne, ha anche un laboratorio di ricerca e sviluppo avanzati.

Un grande punto di forza è l’agilità organizzativa, in grado di sviluppare prototipi e campionari in maniera estremamente flessibile e adattiva. In questo modo, Corna & Fratus riesce a garantire le stesse caratteristiche di qualità e servizio a livello internazionale. Inoltre, nel rispetto degli standard qualitativi Reach, l’azienda ha stretto un accordo con la filiale SGS di Guangzhou, dove è possibile effettuare ogni tipo di test a tariffe agevolate.

Qualche anno fa, dunque, è arrivata l’idea di creare tappi smart, integrando un chip NFC in una linea brevettata, per rendere unico e immediatamente riconoscibile un prodotto di lusso. Per questo hanno stretto una partnership con Tracetoo, system integrator specializzato in tecnologie IoT e sistemi per la lotta alla contraffazione.

L’evoluzione dello smart packaging

La Radiofrequency IDentification (RFID), di cui l’NFC è una deriva oggi più diffusa per i pagamenti elettronici, è una tecnologia che viene ampiamente utilizzata a supporto della lotta alla contraffazione. Infatti, sistematizzare la condivisione d’informazioni relative a provenienza dei prodotti, sistemi di lavorazione e modalità di distribuzione, consente di velocizzare la movimentazione delle merci e di elevare i livelli di sicurezza nell’ambito dell’antitaccheggio e della falsificazione. Queste soluzioni funzionavano molto bene a livello di backend, e non sul frontend. I clienti, infatti, non avevano le stesse dotazioni tecnologiche degli operatori.

Con Vericode, TraceToo è riuscito a dare la migliore risposta tecnologica a questa esigenza: attraverso una piattaforma di gestione in cloud e l’uso di un QR code leggibile tramite dispositivi mobile, difende i prodotti dalla contraffazione, abilitando un sistema di certificazione garantito e immediato.

Strategie omnicanale 4.0 per l’engage economy

Da notare che i dispositivi mobili NFC sono 2 miliardi, e attualmente anche Apple ha aggiunto la funzionalità NFC a tutti i nuovi iPhone a partire da iPhone XS, XS Max e XR. Dopo l’inizio della pandemia, inoltre, c’è stata un’impennata nell’utilizzo dell’NFC anche per casi d’uso legati a strategie omnicanale 4.0. I tappi intelligenti, dunque, sono l’ultima frontiera di una gestione non solo data-driven, bensì anche vicina all’evoluzione dei consumatori che cercano sempre nuove emozioni. Quindi, per un customer engagement management più spinto, il tag NFC consente di costruire nuove soluzioni di attrazione in chiave personalizzata e a valore aggiunto per i brand del lusso e della moda.