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applicazioni IoT Sanità

Il settore sanitario è uno di quelli maggiormente influenzato e per certi versi rivoluzionato dallo sviluppo dell’Internet of Things. Le applicazioni IoT nella sanità si stanno diffondendo in modo capillare e il loro utilizzo sta diventando ormai essenziale per una gestione avanzata della salute pubblica e privata. Si parla, quindi, di Healthcare IoT, IoT Medicina o anche di Internet of Medical Things in riferimento ai dispositivi medici connessi attraverso reti internet e piattaforme Cloud con cui vengono effettuate operazioni di varia natura, vengono raccolti e monitorati i dati nell’ambito sanitario.

INDICE

Dispositivi IoT e strumenti tecnologici connessi

I dispositivi IoT si dividono sostanzialmente in tre categorie:

● Apparecchiature In Home: cioè i dispositivi utilizzati per il monitoraggio e il controllo da remoto dei pazienti;
● In Body: sono tutti quei dispositivi indossabili, i tracker e quelli impiantabili;
● In Clinic: i dispositivi che consentono di creare una rete per il controllo e la gestione dei dati e dei pazienti.

Applicazioni IoT in ambito sanitario possono essere ad esempio: letti intelligenti con sensori; pacemaker di
ultima generazione; apparecchiature e chip impiantabili; monitor di controllo; wearable device; software di gestione e/o di amministrazione.

Vantaggi delle Applicazioni IoT nella sanità

L’utilizzo di dispositivi intelligenti permette di sviluppare un sistema di cure sempre più personalizzato e tecnologico. I benefici sono notevoli: il monitoraggio continuo e costante sia dei pazienti anche a distanza che delle malattie; l’efficientamento e la velocizzazione delle
diagnosi e delle cure; assistenza domiciliare e personalizzata; la disponibilità, la trasmissione e la condivisione immediata di dati; il potenziamento e l’ammodernamento delle strutture ospedaliere; il supporto nelle attività del personale medico; una gestione corretta e
adeguata dei farmaci da somministrare.

Rischi potenziali: sicurezza IoT e privacy dei dati

Le potenzialità dei dispositivi smart sono enormi tuttavia esistono dei pericoli. La principale preoccupazione riguarda la privacy e la sicurezza dei dati. Con milioni di dispositivi interconnessi, infatti, la protezione delle informazioni sensibili diventa non solo un’opportunità ma anche una priorità per scongiurare frodi, violazioni, furti di identità e reati simili.

Gran parte dei sistemi operativi delle strutture ospedaliere sono obsoleti e per questo vulnerabili ad eventuali attacchi 
informatici. In questo senso si rende, perciò, necessario uno sviluppo tecnologico anche in termini di cyber
security.

IoT medicina: considerazioni finali

L’applicazione IoT nel settore della salute è lo sviluppo naturale della medicina moderna: il processo è stato velocizzato in modo ulteriore dalla pandemia di Covid-19 che ha reso necessario un processo clinico nuovo ed ottimizzato in grado di garantire rapidità ed efficienza nonchè di eliminare la barriera della distanza fisica.

I dispositivi smart stanno rimodellando il sistema sanitario tradizionale con implementazioni ormai imprescindibili. Conseguentemente, secondo le ultime stime nel prossimo futuro gli investimenti saranno sempre più ingenti e costanti in questa direzione: a beneficiarne sarà tutta la società e la collettività con una sanità più accessibile e funzionale.

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Osservatorio IoT

I valori di mercato secondo l’Osservatorio IoT 2022

Recentemente, l’Osservatorio IoT 2022 ha riscontrato una forte crescita di mercato, pari al 22% in più rispetto al 2020, che si attesta sui 7,3 mld di euro. Un risultato molto al di sopra dei livelli pre-Covid, poiché nel 2019 l’IoT valeva 6,2 mld di euro. Allo stesso tempo, l’offerta di nuove soluzioni IoT si sta incrementando con servizi di valore, grazie a grandi quantità di dati raccolti dagli oggetti connessi. Non a caso, il valore dei servizi dell’Internet delle Cose raggiunge quota 3 miliardi di euro, circa il 40% del mercato IoT complessivo, +25% rispetto al 2020.

Gli oggetti connessi in Italia sono 110 mln (circa 1,8 per abitante). Alla fine del 2021 sono state registrate 37 mln di connessioni IoT cellulari (il 9% in più rispetto al 2020) e 74 mln di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (il 25% in più). Tra queste, un’enorme contributo arriva dalle reti LPWA (Low Power Wide Area) che sono raddoppiate in un solo anno (da 1 a 2 milioni di connessioni totali).

La spinta maggiore proviene soprattutto dalle applicazioni che sfruttano un sistema IoT non per cellulari, con un innalzamento del 30%, pari a 3,9 mld di euro. Una crescita contenuta, invece, quella delle applicazioni che sfruttano la connettività cellulare (+6% con 3,4 mld).

PNRR e IoT: cosa succederà a partire dal 2022

Le risorse del PNRR che interesseranno l’Internet degli Oggetti ammontano a 29,78 mld di euro. Di questi, 14 mld sono dedicati alle Smart Factories. 4 mld, invece, sono dedicati all’Assisted Living e alla telemedicina.

L’argomento delle Smart City riguarda varie “Missioni” elencate nel PNRR, con 2,5 mld di euro per la Rigenerazione Urbana (Missione 5), e altri 2,5 mld per la Gestione del rischio di alluvione e rischio idrogeologico (Missione 2). Inoltre, 900 mln saranno destinati a una rete idrica più digitale, per ridurre le perdite e ripartire i consumi.

E lo Smart Building non è da meno. A proposito di efficienza energetica e sostenibilità, parte degli investimenti sarà destinato alle Smart Grid. Nello specifico, 3,6 mld saranno impiegati per migliorare l’efficienza della rete, facilitando il passaggio al riscaldamento e al raffrescamento con le pompe di calore e migliorando la gestione dell’energia elettrica.

Oltre a questi elencati, ulteriori interventi saranno indirettamente legati alle tecnologie IoT Internet of Things, per poter consolidare l’infrastruttura abilitante. Ad esempio, circa 7 mld di euro saranno rivolti alle reti ultraveloci, con banda ultra-larga e 5G. E sono previsti anche 8,4 mld per il rinnovo dei mezzi di trasporto (treni, autobus e navi), e 4,8 mld per digitalizzare la logistica.

Internet of Things IoT, aumentano gli investimenti

Secondo l’indagine condotta dall’Osservatorio IoT 2022, con 95 grandi imprese e 302 PMI italiane coinvolte nell’Industrial IoT, emerge che l’80% delle grandi aziende ha già attivato servizi basati su Internet Things, con un aumento del 4% rispetto al 2020.

Da un lato, quindi, le grandi aziende hanno compreso appieno le potenzialità di queste nuove misure, in quanto il 70% ritiene che il PNRR porterà grandi opportunità per investire in tecnologie IoT. Dall’altro, le PMI non sanno fornire un parere sull’argomento (28% delle imprese esaminate), evidenziando una sostanziale distanza rispetto al tema.

Le dimensioni aziendale, infatti, determinano il livello di conoscenza delle applicazioni per l’Industrial IoT. Se il 96% delle grandi aziende dichiara di conoscere le soluzioni per l’Industria 4.0, solo il 46% delle piccole aziende ne ha sentito parlare. E mentre il 69% delle “big companies” ha avviato almeno un progetto, solo il 27% delle PMI si è cimentato nell’impresa.

Facendo un raffronto con il 2020, si attesta solo una lieve riduzione del gap (-3%) esistente tra grandi imprese e PMI in termini di conoscenza. L’aumento è lieve (+3%) anche per la diffusione dei progetti. Le PMI, quindi, non riescono ancora a viaggiare verso l’innovazione tecnologica 4.0.

Tecnologie LPWA

Tutte le diverse tecnologie che vanno sotto il nome di Low Power Wide Area – LPWA (banda non-licenziata) sono sempre più diffuse per lo sviluppo di soluzioni IoT, grazie a una raggiunta maturità tecnologica che si sta consolidando in modo sempre più ampio.

Il 2021, in particolare, è stato un anno rilevante per le tecnologie LoRaWAN e SigFox. Il LoRaWAN è stato riconosciuto come lo standard dall’International Telecommunication Union (ITU-T), principale ente di standardizzazione per le tecnologie di comunicazione. E SigFox sta rafforzando la sua presenza sul mercato con l’installazione di nuove reti.

Per quanto riguarda l’interoperabilità, l’evoluzione delle tecnologie abilitanti prosegue la sua strada con il rafforzamento degli ecosistemi digitali. Nel 2021, in particolare, lo sforzo congiunto delle aziende membri della Connectivity Standard Alliance (CSA) si è rivolto alla stesura delle specifiche di Matter. Si tratta del protocollo per l’interoperabilità della Smart Home, anche se in ritardo sulla timeline del 2020.

E le prime dimostrazioni, presentate al CES di Las Vegas all’inizio del 2022, testimoniano il discreto avanzamento delle specifiche oggi definite, e la crescente presenza della tecnologia a supporto degli standard aziendali nel mercato globale.

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Dispositivi IoT connessi: nel 2022 in crescita del 18% per un totale di 14,4 miliardi a livello globale

Il mese scorso, IoT Analytics ha pubblicato un report approfondito sullo “Stato dell’Internet of Things – Edizione primavera 2022”. Questo rapporto offre dati aggiornati sull’attuale mercato e sulle previsioni dell’IoT, che includono sviluppi macroeconomici, uno sguardo ai 100 maggiori round di finanziamento IoT e molto altro.

Knud Lasse Lueth, CEO di IoT Analytics, ha dichiarato: “Nel 2022, il mercato dell’Internet delle cose dovrebbe crescere del 18% e fino a 14,4 miliardi di connessioni attive. Entro il 2025, con l’allentarsi dei vincoli di fornitura e l’ulteriore accelerazione della crescita, ci saranno circa 27 miliardi di dispositivi IoT connessi”.

L’analista di IoT Analytics Mohammad Hasan ha aggiunto che: “L’IoT sta ancora affrontando una serie di sfide: catena di approvvigionamento vincolata, inflazione, nuovi ceppi del virus, crisi geopolitica. Eppure, le condizioni di forte domanda continuano a supportare la redditività della maggior parte dei player con riferimento all’IoT”.

Aggiornamenti di mercato Internet Things: i trend del 2022

Dunque, la carenza di chip continua a rallentare la ripresa del mercato dell’Internet delle cose. Il numero di connessioni IoT globali è cresciuto dell’8% nel 2021 fino a 12,2 miliardi di endpoint attivi: una crescita decisamente inferiore rispetto agli anni precedenti.

Nonostante la domanda di soluzioni IoT in forte espansione e un sentiment positivo nella comunità IoT, si prevede che l’impatto della carenza di chip sul numero di dispositivi connessi proseguirà ben oltre il 2023. Altri ostacoli per i mercati IoT sono costituiti dalla pandemia COVID-19 in corso e dalle interruzioni generali della catena di approvvigionamento. Nel 2022, il mercato dell’Internet degli oggetti dovrebbe crescere del 18%, fino a 14,4 miliardi di connessioni attive. Entro il 2025, con l’allentamento dei vincoli di fornitura e con l’ulteriore accelerazione della crescita, potrebbero esserci circa 27 miliardi di dispositivi IoT connessi.

Sia i dati effettivi per il 2021 che le attuali previsioni per il 2025 sono inferiori a quanto stimato in precedenza. La stima per il 2021 era di 12,3 miliardi di dispositivi IoT connessi, mentre la previsione per il 2025 era di 27,1 miliardi di dispositivi.

Vediamo, ora, dove potremmo essere diretti nei prossimi anni.

Internet of Things IoT nel 2022: sentiment attuale del mercato

Attualmente, il sentiment per le aziende nel settore digitale e IoT rimane positivo, nonostante sia in calo rispetto ai massimi del quarto trimestre 2021. Il Covid-19 ha accelerato l’adozione del sistema IoT.

Phil Gallagher, CEO di Avnet, ha dichiarato che: “Una forte domanda è stata nuovamente diffusa nei nostri mercati finali [nel primo trimestre del 2022]. Nel complesso, continuiamo a prevedere condizioni favorevoli della domanda, che si manterranno per tutta la seconda metà dell’anno”.

Anche Phil Brace, CEO di Sierra Wireless, ha affermato: “Stiamo assistendo a un continuo slancio nei mercati chiave dell’IoT, inclusi quelli industriali, aziendali, energetici e di primo intervento. La pandemia di COVID-19 ha accelerato l’Industria 4.0″.

Da un punto di vista regionale, il sentiment in Nord America è in testa, con l’Asia Pacifica in ritardo, in particolare la Cina, dove i nuovi blocchi COVID-19 sono visti come una minaccia-chiave alla crescita del business nella regione.

IoT dopo il 2022: macro temi che influiscono sulle previsioni dei dispositivi IoT

Nella ricerca effettuata da IoT Analytics sono stati messi in evidenza otto macro-temi da tenere d’occhio, molti perfino correlati tra loro. Eccone alcuni:

  1. Inflazione. Le previsioni di crescita globale sono in calo. L’inflazione supera il 5% annuo nella maggior parte delle principali economie del mondo, aumentando le aspettative di aumento dei tassi di interesse e un successivo raffreddamento dell’economia.
  2. La guerra in Ucraina. La terribile guerra si aggiunge alle interruzioni dell’approvvigionamento e alle preoccupazioni per l’inflazione. Il ministro di Stato per l’elettronica e l’informatica in India, Rajeev Chandrasekhar, ha dichiarato: “Il conflitto Russia-Ucraina ha avuto un impatto sulle catene di approvvigionamento in numerosi settori, tra cui l’industria dei semiconduttori. Il conflitto potrebbe avere un impatto particolare sulla fornitura di gas Neon ed esafluorobutadiene, elementi essenziali per la produzione di chip semiconduttori”.
  3. La guerra per i talenti digitali. Molte aziende stanno affrontando un’enorme sfida per trovare manodopera qualificata per andare avanti con la trasformazione digitale, l’IA, l’IoT e i progetti cloud. Il numero di annunci di lavoro che includevano “IoT” è cresciuto del +32% tra luglio 2021 e aprile 2022. Gli annunci di lavoro che includevano “AI” (+48%), “Edge Computing” (+53%) e “5G” (+ Il 52%) erano ancora di più.

A causa di alcuni di questi fattori macro, le aziende sono costrette a concentrarsi maggiormente sull’efficienza operativa per evitare le pressioni sui costi e garantire la fornitura ai clienti.

Altri punti salienti dello studio sullo stato dell’IoT

Siamo a livelli record per gli investimenti in VC delle aziende IoT. Il finanziamento di Global VC per le aziende incentrate sull’IoT è aumentato fino a $ 1,2 miliardi nel primo trimestre del 2022, rispetto ai soli 266 milioni di dollari nel primo trimestre del 2021. Con meno accordi in totale, eppure con una serie di round di finanziamento notevoli. Gli investimenti più recenti si sono concentrati su intelligenza artificiale e analisi, sicurezza informatica e connettività IoT.

Diverse grandi acquisizioni sono incentrate sull’IoT. Le aziende specializzate in intelligenza artificiale e analisi, software IoT e semiconduttori o chip rappresentano collettivamente circa il 45% di tutte le principali acquisizioni tra il terzo trimestre del 2021 e il primo trimestre del 2022. Molti di questi accordi sono stati guidati dal desiderio di creare prodotti dotati di un più completo stack tecnologico, riducendo la dipendenza dall’esterno. Tra gli annunci più rilevanti ci sono l’acquisizione di Blue Yonder da parte di Panasonic (8,5 miliardi di dollari) e l’acquisizione di Ecobee da parte di Generac Power Systems (770 milioni di dollari).

In conclusione

La crescita del numero di dispositivi connessi è rallentata nel 2021, tuttavia si prevede una nuova accelerazione nel 2022 e negli anni successivi. Nonostante l’inflazione e le interruzioni prolungate dell’offerta per il mercato IoT, il sentiment generale continua a essere positivo. E il numero di dispositivi IoT connessi dovrebbe raggiungere ben 14,4 miliardi entro la fine del 2022.