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intelligenza artificiale e IoT

Intelligenza artificiale e IoT sono due tecnologie differenti che stanno trasformando i nostri stili di vita e il modo in cui lavoriamo. Queste operano in modo diverso ma sono complementari: possono, infatti, combinarsi e formare un binomio vincente.

L’internet of Things permette di collegare oggetti fisici attraverso la rete Internet, consentendo loro di raccogliere e scambiare dati in tempo reale. L’AI consiste nella capacità di un sistema informatico di eseguire compiti che normalmente richiedono intelligenza umana, come l’apprendimento e la risoluzione dei problemi.

La differenza principale tra queste due tecnologie risiede nel loro scopo e funzionamento. L’IoT è essenzialmente un’infrastruttura di rete che permette ai dispositivi di scambiarsi informazioni, mentre l’AI è l’intelligenza che analizza questi dati, li interpreta e li trasforma in azioni concrete. 

L’utilizzo combinato può creare le basi per sviluppare soluzioni tecnologiche innovative ed avanzate.

Integrare l’internet of things con l’A.I.

L’intelligenza artificiale è in grado di potenziare l’internet of things: i dati raccolti da strumenti e dispositivi interconnessi possono essere convogliati, analizzati e monitorati. La sinergia delle due tecnologie rappresenta una grande opportunità per le aziende, in particolare per quelli che operano in settori come la manifattura, la sanità, l’agricoltura e la logistica. 

Nell’industria manifatturiera ed in quella agroalimentare, ad esempio, i dati di produzione raccolti dai sensori IoT e analizzati dall’a.i. possono migliorare l’efficienza dei processi produttivi, consentire dei risparmi e ottimizzare i tempi di produzione.

In campo sanitario, IoT e A.I. possono migliorare la gestione dei pazienti ed il monitoraggio del funzionamento di apparecchi e attrezzature mediche.

Nel settore della logistica e dei trasporti, invece, possono migliorare la tracciabilità di merci e prodotti, aumentare la sicurezza e ridurre i costi operativi. 

In tutti questi settori, la combinazione di Intelligenza artificiale e IoT non solo incrementa l’efficienza e la produttività, ma apre anche nuove frontiere per l’innovazione.

 

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iot agricoltura

L’agricoltura è al centro di una profonda trasformazione grazie alle moderne tecnologie, che stanno gradualmente sostituendo i metodi tradizionali con pratiche innovative e sostenibili. Questo nuovo approccio non solo mira a ridurre significativamente l’impatto ambientale dell’attività produttiva, ma promuove anche un utilizzo più efficiente delle risorse idriche e delle materie prime.

Integrando sensori avanzati, sistemi di monitoraggio e tecnologie di gestione automatizzata, gli agricoltori possono ottenere dati dettagliati in tempo reale sulle condizioni delle colture e del suolo. 

In questo articolo vedremo quali sono le tecnologie applicate al settore dell’agricoltura ed i vantaggi per le imprese operanti nell’ambito dell’agricoltura che ne fanno uso. 

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Sensori IoT agricoltura e dispositivi intelligenti

Le nuove tecnologie, dunque, possono contribuire all’incremento della produttività delle aziende agricole. Alcuni esempi di dispositivi intelligenti:

  • sensori di monitoraggio: questi misurano parametri essenziali come umidità, temperatura e pH del suolo fornendo dati essenziali per l’irrigazione e la fertilizzazione per aumentare la redditività dei terreni e ridurre gli sprechi di sapore;
  • droni agricoli: vengono utilizzati per una “sorveglianza” aerea dei terreni. Grazie a fotocamere e videocamere forniscono dati e materiale visivo per monitorare lo stato delle colture, la salute delle piantagioni, eventuali problematiche relative alle irrigazioni, eccetera;
  • sistemi irrigazione automatizzati: questi permettono di regolare l’irrigazione in base alla condizione del suolo o delle colture. In tal modo si può ottimizzare l’utilizzo di una risorsa preziosa come l’acqua e, inoltre, possono integrare l’applicazione automatica di fertilizzanti.

IoT settore agrario: benefici economici ed ambientali

L’adozione di tecnologie IoT in agricoltura può essere vantaggiosa per chi opera in questo settore per i benefici economici ed operativi che ne derivano ma può esserlo anche per la collettività in quanto questi strumenti contribuiscono alla sostenibilità ambientale. 

Il beneficio economico principale per le aziende agricole è rappresentato dalla riduzione dei costi operativi. L’utilizzo dei sistemi e  dispositivi intelligenti sopracitati che ottimizzano le risorse e minimizzano gli sprechi permette di abbattere i costi e aumentare i rendimenti della produzione.

Dal punto di vista ambientale, l’implementazione dell’IoT in agricoltura costituisce un avanzamento significativo per la tutela dell’ambiente e la promozione di pratiche sostenibili. 

La gestione ottimizzata dell’acqua e delle risorse, la riduzione dell’inquinamento chimico, la conservazione del suolo, la riduzione di emissione di carbonio sono solo alcuni dei benefici derivanti dall’utilizzo dei dispositivi intelligenti. 

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IoT in Italia

Il mercato italiano dell’Internet of Things è in crescita esponenziale: a rilevarlo è l’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Il mercato dell’IoT in Italia vale circa 9 miliardi di euro: numeri rilevanti con una percentuale di crescita del 9% rispetto allo scorso anno.

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Internet of things in Italia: i numeri

Gli oggetti connessi nel nostro Paese sono circa 140 milioni, con una media di 2,4 per cittadino.

A fine del 2023 si registrano circa 41 milioni di connessioni IoT cellulari (+5% rispetto al 2022). Sono circa 100 milioni le connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+17%).

Parallelamente, l’offerta di soluzioni IoT continua a evolvere. Cresce, infatti, il numero di aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dagli oggetti connessi, grazie ai quali è possibile integrare la propria offerta con nuovi servizi di valore. Questo approccio ha un impatto diretto sui numeri del mercato: i servizi raggiungono quota 4 miliardi di euro (+14% vs 2022).

I settori di applicazione dell’IoT in Italia

Il settore delle Smart Car è quello dominante con un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro, 18% del totale, ed un tasso di crescita pari all’11%. Al secondo posto, le applicazioni IoT nel comparto delle utility (Smart Metering e Smart Asset Management) con 1,38 miliardi di euro (+1%).

A seguire Smart Building (1,3 miliardi, -1%), Smart City (950 milioni, +15%), Smart Factory (905 milioni, +16%), Smart Home (810 milioni, + 5%), Smart Logistics (770 milioni, +8%), Smart Agricolture (570 milioni, +6%) e Smart Asset Management (330 milioni, +7%).

Internet of things e intelligenza artificiale

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei dispositivi IoT può generare importanti benefici sia per le aziende che per i consumatori. L’integrazione aumenta l’efficienza, ottimizza le risorse e migliorando l’esperienza utente e promuove l’innovazione tecnologica e la crescita economica nel settore.

L’integrazione tra l’Intelligenza Artificiale e le soluzioni Internet of Things rappresenta una sfida cruciale per il futuro della tecnologia. Questa sinergia potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i dispositivi smart. Potenzialmente potrebbe trasformare interi settori industriali, migliorare l’efficienza operativa e creare nuove opportunità di business e innovazione.

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iot per aziende

Con la digitalizzazione dei processi di produzione, l’Internet of Things è diventato una componente essenziale per le imprese operanti in qualsiasi settore. L’interconnessione delle strumentazioni smart e la loro capacità di raccogliere dati sono cruciali per l’odierno modello di business globale. L’IoT per aziende offre l’opportunità di ottimizzare la propria attività, velocizzare alcune operazioni e migliorare i servizi offerti al proprio target di riferimento.

In questo articolo vedremo quali sono le soluzioni e i potenziali rischi dell’applicazione dell’Internet of Things in ambito aziendale.

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Soluzioni IoT per aziende

Le soluzioni IoT sono svariate e dipendono dal settore di riferimento delle aziende. In linea generale l’Internet of things permette alle imprese di ottimizzare alcune operazioni dell’attività produttiva:

  • il monitoraggio: il controllo in real time dei dati di macchinari, dispositivi e strumenti fornisce alle aziende di avere delle informazioni vitali per la propria attività.
  • la gestione delle risorse: con i dispositivi IoT, le aziende possono gestire in modo più efficiente le proprie risorse, che includono attrezzature, veicoli, materiali e personale.
  • l’incremento della sicurezza: l’IoT contribuisce a migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro attraverso soluzioni come telecamere di sorveglianza intelligenti, rilevatori di fumo collegati in rete e sensori di movimento. Questi dispositivi consentono di rilevare e prevenire tempestivamente situazioni pericolose, riducendo il rischio di incidenti e danni alle persone e alle proprietà.
  • l’automazione: l’integrazione di dispositivi e software permette di massimizzare l’efficienza operativa e la produttività, eliminando al contempo il margine di errore umano.
  • la manutenzione predittiva: la raccolta dei dati estratti dalle strumentazioni IoT e la loro analisi permette di identificare segnali di guasti e malfunzionamenti, consentendo di intervenire in maniera preventiva.

Iot aziende: i potenziali rischi

I rischi associati all’Internet of things in ambito aziendale sono molteplici e, al pari delle opportunità e delle soluzioni, devono essere considerati da aziende ed imprese. Due delle principali preoccupazioni riguardano la sicurezza e la gestione del flusso di dati.

La sicurezza è una delle sfide più importanti dell’IoT. Le reti di dispositivi connessi sono vulnerabili agli attacchi informatici e i dispositivi stessi potrebbero essere soggetti a compromissioni della sicurezza. Gli hacker possono sfruttare queste vulnerabilità per ottenere i dati aziendali sensibili o interrompere le operazioni aziendali. Dunque, è fondamentale adottare adeguate misure per la cybersicurezza.

La mole di dati generata dall’IoT potrebbe rappresentare un problema per alcune aziende. Le reti e i sistemi di gestione aziendali, infatti, potrebbero non essere in grado di gestire il volume di informazioni trasmesse dai dispositivi connessi. Ciò potrebbe portare a problemi di sovraccarico dei dati, rallentando le prestazioni del sistema e compromettendo l’efficienza operativa. Per evitare tali problematiche, le aziende devono investire in infrastrutture di rete e sistemi di gestione dati efficaci.

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security ot

Con Security OT (Operational technology) si fa riferimento alla nuova frontiera della sicurezza informatica basata sul controllo delle infrastrutture, delle strumentazioni e dei dispositivi tramite l’utilizzo di hardware e software.

L’obiettivo della Sicurezza OT è quello di proteggere e salvaguardare i sistemi informatici e le cosiddette infrastrutture critiche, ossia quelle che riguardano dei servizi essenziali, e garantire la loro continuità operativa.

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Differenze tra It e Ot

L’Ot si occupa dei sistemi e dei dispositivi fisici di cui ne controlla principalmente le prestazioni, mentre l’It si focalizza sulle informazioni, sui dati e sulla loro elaborazione.

Nell’ambito specifico della sicurezza, l’It si basa sulla protezione della confidenzialità, dell’integrità e della disponibilità dei dati; l’Ot, invece, si basa sulla protezione dell’ecosistema composto da hardware e software.

Con l’evoluzione dell’Internet of Things le due aree tecnologiche prima separate dell’It e dell’Ot si stanno avvicinando e in molti casi si stanno integrando. Questa è, infatti, una delle tendenze del 2024.

Trend Security OT: le tendenze del 2024

Convergenza It e Ot – si tratta dell’integrazione delle due tecnologie, diventata sempre più necessaria dal processo di digitalizzazione. Questa convergenza implica la condivisione dei diversi tipi di dati raccolti dalle due diverse reti. Tale integrazione comporta alcuni vantaggi come una migliore efficienza operativa, una raccolta e un’analisi di dati più dettagliata e una riduzione dei costi (derivante dall’unione di due reti separate) ma anche alcuni rischi legati soprattutto alla sicurezza.

Zero Trust strategy – Questo approccio si basa sul principio di non considerare affidabili in modo automatico utenti, dispositivi ed elementi interni ed esterni ma di effettuare sempre prima delle verifiche, per cui ogni accesso deve essere autenticato, controllato e autorizzato. Questo modello è divenuto un punto di riferimento anche per la Sicurezza OT in quanto può contribuire a rafforzare la sicurezza dei sistemi OT aumentando l’efficienza del controllo e riducendo i rischi di accessi non autorizzati.

Aggiornamento alla Direttiva Dns – l’Unione Europea in tema di cybersecurity e di sicurezza delle infrastrutture critiche ha emanato la Direttiva NIS 2 2022/2555. Tutti gli stati membri dovranno adeguarsi obbligatoriamente entro il 17 ottobre del 2024. Essa prevede delle misure giuridiche per rafforzare il livello generale di cybersicurezza nell’UE. Ciò avrà impatto anche sulla OT Security in quanto obbliga chi si occupa di sicurezza ad aggiornarsi con nuovi standard più elevati (gli standard internazionali di riferimento sono il NIST, l’ISO 27001 e l’ISA/IEC 62443).

 

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applicazioni IoT Sanità

Il settore sanitario è uno di quelli maggiormente influenzato e per certi versi rivoluzionato dallo sviluppo dell’Internet of Things. Le applicazioni IoT nella sanità si stanno diffondendo in modo capillare e il loro utilizzo sta diventando ormai essenziale per una gestione avanzata della salute pubblica e privata. Si parla, quindi, di Healthcare IoT, IoT Medicina o anche di Internet of Medical Things in riferimento ai dispositivi medici connessi attraverso reti internet e piattaforme Cloud con cui vengono effettuate operazioni di varia natura, vengono raccolti e monitorati i dati nell’ambito sanitario.

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Dispositivi IoT e strumenti tecnologici connessi

I dispositivi IoT si dividono sostanzialmente in tre categorie:

● Apparecchiature In Home: cioè i dispositivi utilizzati per il monitoraggio e il controllo da remoto dei pazienti;
● In Body: sono tutti quei dispositivi indossabili, i tracker e quelli impiantabili;
● In Clinic: i dispositivi che consentono di creare una rete per il controllo e la gestione dei dati e dei pazienti.

Applicazioni IoT in ambito sanitario possono essere ad esempio: letti intelligenti con sensori; pacemaker di
ultima generazione; apparecchiature e chip impiantabili; monitor di controllo; wearable device; software di gestione e/o di amministrazione.

Vantaggi delle Applicazioni IoT nella sanità

L’utilizzo di dispositivi intelligenti permette di sviluppare un sistema di cure sempre più personalizzato e tecnologico. I benefici sono notevoli: il monitoraggio continuo e costante sia dei pazienti anche a distanza che delle malattie; l’efficientamento e la velocizzazione delle
diagnosi e delle cure; assistenza domiciliare e personalizzata; la disponibilità, la trasmissione e la condivisione immediata di dati; il potenziamento e l’ammodernamento delle strutture ospedaliere; il supporto nelle attività del personale medico; una gestione corretta e
adeguata dei farmaci da somministrare.

Rischi potenziali: sicurezza IoT e privacy dei dati

Le potenzialità dei dispositivi smart sono enormi tuttavia esistono dei pericoli. La principale preoccupazione riguarda la privacy e la sicurezza dei dati. Con milioni di dispositivi interconnessi, infatti, la protezione delle informazioni sensibili diventa non solo un’opportunità ma anche una priorità per scongiurare frodi, violazioni, furti di identità e reati simili.

Gran parte dei sistemi operativi delle strutture ospedaliere sono obsoleti e per questo vulnerabili ad eventuali attacchi 
informatici. In questo senso si rende, perciò, necessario uno sviluppo tecnologico anche in termini di cyber
security.

IoT medicina: considerazioni finali

L’applicazione IoT nel settore della salute è lo sviluppo naturale della medicina moderna: il processo è stato velocizzato in modo ulteriore dalla pandemia di Covid-19 che ha reso necessario un processo clinico nuovo ed ottimizzato in grado di garantire rapidità ed efficienza nonchè di eliminare la barriera della distanza fisica.

I dispositivi smart stanno rimodellando il sistema sanitario tradizionale con implementazioni ormai imprescindibili. Conseguentemente, secondo le ultime stime nel prossimo futuro gli investimenti saranno sempre più ingenti e costanti in questa direzione: a beneficiarne sarà tutta la società e la collettività con una sanità più accessibile e funzionale.

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Smart car

Il settore delle smart car, proprio come i veicoli, è in costante movimento. Ora SmartEye vuole monitorare i segni vitali dei conducenti alla guida, a supporto della sicurezza stradale.

La società svedese fondata nel 1999 si occupa infatti di sviluppare Human Insight AI. Parliamo di una tecnologia capace di comprendere, supportare e prevedere il comportamento umano all’interno di ambienti complessi. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

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Smart car, sviluppata una metrica rivoluzionaria

Smart Eye ha sviluppato una metrica proprietaria rivoluzionaria per il sistema di monitoraggio degli automobilisti chiamato DMS. Un’innovazione presentata anche a InCabin Brussels.

Questa funzionalità include la rilevazione dei segnali vitali nel software DMS di Smart Eye. Così garantisce il monitoraggio da remoto sia della frequenza cardiaca che di quella respiratoria. L’integrazione di questi indicatori fisiologici è volta ad aumentare la sicurezza su strada e garantire maggiore benessere per i conducenti.

Questa soluzione risponde alle richieste dei produttori OEM. Smart Eye, infatti, ha sviluppato la nuova metrica all’avanguardia per analizzare elementi importanti per la salute e la sicurezza del conducente.

Smart car

DMS di Smart Eye, come funziona

Grazie al costante monitoraggio dei segnali fisiologici, la nuova funzione per le smart car consente l’individuazione preventiva di malori improvvisi o di comportamenti poco attivi durante la guida.

In questo modo è possibile salvare vite umane nelle situazioni in cui i conducenti sono vittime di condizioni di salute sfavorevoli e improvvise (attacchi cardiaci, convulsioni). E dato che il sistema semplifica l’invio di informazioni a seguito dell’incidente, i soccorritori possono intervenire con operazioni di emergenza più efficaci.

Con l’apporto dell’intelligenza artificiale, il software utilizza algoritmi avanzati e riesce a decifrare con precisione i segnali fisiologici.

Tecnologie avanzate per cars smart

Tutto questo grazie alla fotopletismografia remota (rPPG), un sistema basato sulla fotocamera senza contatto che studia le variazioni della luce sulla pelle per stimare la frequenza cardiaca dell’automobilista. In questo modo si ottiene l’analisi dei micromovimenti, per rilevare le piccole variazioni nei movimenti dovuti al respiro o all’attività del polso, impercettibili per l’occhio umano.

Inoltre, per ottenere un’esperienza utente più discreta, la tecnologia di Smart Eye è stata dotata di luce infrarossa con lunghezza d’onda 940 nanometri, utilizzata per la rilevazione dei riflessi sulla pelle. Così il rilevamento è affidabile anche in condizioni di luce complesse in un veicolo in movimento, dovute all’oscurità o luce solare intensa.

Smart Eye offrirà soluzioni avanzate

In particolare il CRO di Smart Eye, Henrik Lind, ha spiegato che “integrando il rilevamento della frequenza cardiaca e respiratoria nel software del sistema di monitoraggio del conducente […] forniamo uno strato ancora più approfondito d’informazioni sullo stato e sulla salute del conducente”.

Per farlo vengono utilizzati metodi avanzati, tra cui rPPG e l’analisi dei micro-movimenti. Il software, quindi, rileva anche i più piccoli cambiamenti fisiologici in tempo reale.

Molto richiesta dall’industria automobilistica, questa tecnologia consente agli OEM (produttori di apparecchiature originali) di reagire efficacemente al problema delle emergenze sanitarie alla guida, garantendo un’esperienza più sicura.

Il potenziale

Smart Eye ha presentato questa nuova funzionalità a InCabin Brussels, evento di settore svoltosi nel giugno 2023. E in questo modo ha offerto ai visitatori l’opportunità di capire in che modo il software registra da remoto le frequenze cardiache e del respiro real-time. Le metriche sono state mostrate su uno schermo per raccontare il potenziale di questa tecnologia. Così, infatti, sarà possibile rivoluzionare i sistemi di monitoraggio dei conducenti e garantire una migliore sicurezza stradale complessiva.

La metrica DMS costituisce un progresso significativo nell’ambito IoT per il monitoraggio delle persone alla guida. Infatti, analizzando costantemente cuore e respiro, può rilevare tempestivamente eventuali emergenze sanitarie e migliorare i tempi di risposta qualora si verifichi un incidente.

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Smart objects

L’anno scorso il mercato italiano dell’Internet of Things (IoT) ha superato gli 8 mld di euro, raggiungendo un +13% rispetto all’anno precedente. Tutto grazie agli smart objects, nonostante la carenza di semiconduttori e materie prime, l’instabilità economica e la guerra in Ucraina.

Vediamo in questo articolo qual è l’ammontare degli “oggetti intelligenti” in Italia e come si sta evolvendo il panorama IoT del Belpaese.

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Cosa sono gli oggetti connessi (Smart Objects)?

Gli smart objects sono considerati elementi IoT attivi, digitali e connessi che, entro certi limiti, possono funzionare anche in maniera autonoma. Spesso questi integrano tecnologie elettroniche come chip, processori, sensori e non solo con tecnologie informatiche tra cui software e varie connettività.

Come riportato da Lumi4Innovation, infatti:

Un oggetto intelligente è una “cosa” che migliora l’interazione con le persone e con altri oggetti intelligenti.

Secondo Wikipedia, invece:

Conosciuti anche come prodotti connessi intelligenti o oggetti connessi intelligenti (SCoT) [gli smart objects] sono prodotti […] che consentono lo scambio di dati tra il prodotto e il suo ambiente, produttore, operatore/utente, e altri prodotti e sistemi.

In sintesi, quindi, gli oggetti “intelligenti” possono essere usati per raggiungere vari obiettivi, lasciandoli dialogare tra loro e con altre tecnologie, nonché misurare dati, trasmettere informazioni e talora attivare determinati input. I più diffusi in Italia sono, ad esempio, i contatori intelligenti, o Smart Metering, utili per misurare, gestire e fatturare i consumi di gas, acqua e calore.

Due delle caratteristiche che accomunano questi oggetti sono:

  • la capacità d’interagire con il mondo reale
  • la capacità di comunicare con gli ambienti virtuali.

Vediamo ora quanto e come vengono utilizzati.

Smart object

Gli smart objects in Italia

Secondo una ricerca dell’Osservatorio IoT della School of Management del Politecnico di Milano, attualmente l’Italia può vantare 124 mln di oggetti connessi, ovvero 2,1 per ciascun cittadino.

La maggior parte dei prodotti venduti è rappresentata dalle Smart Car, le “auto intelligenti”, che hanno raggiunto quota 1,4 mld di euro, pari al 17% del fatturato totale.

Sul podio anche le applicazioni Utility con 1,37 mld di euro: si tratta di un settore in crescita benché prossimo alla saturazione. Nel 2022, infatti, sono stati installati 1,1 mln di contatori del gas connessi all’interno di utenze domestiche, e 1,7 mln di smart meter elettrici (seconda generazione).

Seguono Smart Building, Smart City, Smart Factory e infine le Smart Home.

L’evoluzione del mercato IoT

Secondo studi recenti, i settori in maggiore crescita all’interno del mercato IoT italiano sono soprattutto la Smart Agriculture, la Smart Factory e lo Smart Building.

Alla fine del 2022 sono state attivate, infatti, 39 mln di connessioni IoT cellulari e 85 mln di connessioni relative ad altre tecnologie di comunicazione.

In ambito industriale, invece, il 77% delle grandi organizzazioni e il 58% delle PMI ha già in corso almeno un progetto IoT. Inoltre, grazie al PNRR c’è un’opportunità di crescita concreta per lavorare all’innovazione tecnologica in Italia, soprattutto rispetto alla crisi energetica in corso. Grande attenzione è volta al binomio IoT-Energy, con investimenti pari a circa 7 mld.

Perché investire negli oggetti connessi in Italia

L’innovazione rappresentata dagli oggetti connessi crea valore e genera un’accelerazione in tutti i settori. LInternet of Things è la colonna portante dell’Industria 4.0, poiché l’analisi dei dati consente di monitorare il livello di produzione e migliorare le performance aziendali più velocemente, elaborando risposte rispetto a quanto sta accadendo in tempo utile.

Per attivare un sistema aziendale di questo tipo, basterà quindi considerare alcuni aspetti di base tra cui:

  • la tipologia dei dispositivi IoT su cui investire – e questo dipenderà dal volume dei dati da classificare. In questo modo è possibile identificare i device (dispositivi) che hanno la capacità di elaborazione necessaria (potenza, portata e velocità), con un SoC (“system-on-a-chip”) o un gate da programmare sul campo matrice (FPGA).
  • il costo unitario dei dispositivi e il costo totale di proprietà
  • le condizioni strutturali e ambientali in cui utilizzarli.

A questo punto, se sulla base di valutazioni economiche e di efficienza si considera più performante una soluzione basata sull’IoT, si può passare a cercare un partner IoT affidabile con cui iniziare un percorso di miglioramento ed evoluzione.

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iot per palestre

I trend IoT per palestre hanno rivoluzionato molti elementi del mondo del fitness. In questo articolo esaminiamo la tecnologia IoT implementata nelle strutture per il fitness e le sue potenzialità future.

Fin dal 1999, infatti, l’IoT è considerato come un ponte che collega il mondo analogico con quello digitale. L’Internet of Things determina il nostro rapporto con gli oggetti e il loro stesso significato. Non si tratta semplicemente di una combinazione di sensori, dispositivi, reti cablate e wireless, ma è l’integrazione di spazi virtuali e reali in cui le persone interagiscono con gli oggetti. Vediamo gli scenari IoT per palestre.

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  1. Fitness collettivo
  2. Immersione nella VR
  3. Informazioni di tracciamento condivise
  4. Esperienze nelle palestre
  5. Sensori smart

Soluzioni sportive IoT

Le soluzioni sportive IoT più avanzate includono opzioni tra cui: accensione e spegnimento di sistemi di segnalazione da smartphone; frigoriferi connessi a Internet; impostazione sistemi di controllo del clima o macchine del caffè tramite Internet, e altro ancora.

L’IoT non costituisce una rivoluzione, bensì un grande cambiamento nel modo di comportarsi rispetto agli oggetti. Molte persone stanno iniziando a utilizzare i dispositivi diversamente. Lo sviluppo dell’IoT riguarda tanti settori tra cui l’agricoltura, la logistica, le smart city, la sanità.

Scopriamo, ora, in che modo l ‘IoT contribuisce a definire il futuro del fitness e delle palestre, mediante nuove tendenze in ambito sportivo.

iot per palestre

Le principali tendenze IoT per palestre

Se ti stai chiedendo cos’è cambiato, negli ultimi anni, in relazione alle tendenze IoT per il fitness, sappi che non esiste una risposta univoca. Di seguito ne elenchiamo alcune.

1. Fitness collettivo

L’IoT è diventato uno degli elementi più importanti per lo sport di gruppo. Tante palestre, infatti, stanno iniziando a introdurre sensori wireless. In questo modo, ogni membro del gruppo può monitorare il ritmo di lavoro in qualsiasi momento. Anche gli istruttori possono comprendere e soddisfare meglio le esigenze degli sportivi.

L’IoT semplifica, inoltre, la connessione con strumenti che restituiscono un quadro completo di quanto dura e come avviene l’allenamento, e cosa fare per allenarsi meglio. Così nascono palestre più intelligenti.

2. Immersione nella VR

Sono numerose le persone che vorrebbero vivere un’esperienza sportiva più coinvolgente. Uno dei vantaggi della realtà virtuale (VR) sembrano essere i display indossabili (HMD) come Oculus Rift o HTC VIVE. La Virtual Reality trasporta la persona in uno scenario generato dal computer, che risponde ai movimenti effettuati. Un’esperienza immersiva che viene realizzata mediante sensori che rilevano i movimenti dell’utente e usano le informazioni per aggiornare gli stimoli sensoriali presentati tramite HMD.

I dispositivi VR creano l’illusione di essere in un ambiente virtuale in cui si può interagire. Per questo, la VR immersiva viene considerata come un’innovazione tecnologica che può cambiare in modo sostanziale il mondo del fitness.

3. Informazioni di tracciamento condivise

A molti piace condividere le proprie esperienze e successi con gli altri. Condividere i progressi degli allenamenti, infatti, è molto motivante. Gli sviluppatori lo sanno bene, e sfruttano questa tendenza psicologica per progettare app per lo sport. Così oggi è ancora più facile condividere i propri successi con amici o familiari, anche sui social network.

Secondo uno studio di Gartner, tuttavia, il 30% circa degli acquirenti di wearable abbandona i tracker. E succede perché, dopo l’acquisto, monitorano i dati di fitness per allenarsi meglio, ma questi diventano inutili senza software capaci di analizzarli.

4. Esperienze nelle palestre

Cresce il numero di palestre che adoperano le tecnologie IoT per migliorare l’esperienza durante i corsi sportivi. Così garantiscono un approccio personalizzato ai clienti.

Inoltre, per migliorare l’esperienza dei centri benessere, nel settore del fitness e della salute si utilizzano sempre più spesso sistemi connessi per raccogliere i feedback.

Anche le attrezzature per l’allenamento sono abbastanza smart da analizzare i movimenti e fornire istruzioni corrette. E nascono così sfide per battere i propri record personali. Inoltre, nelle palestre si trovano occasioni d’intrattenimento con video HD, contenuti on-demand e musica.

5. Sensori smart

Stando ai dati IHRSA, i sensori connessi al cloud possono davvero aiutare le palestre ad analizzare l’utilizzo delle attrezzature. Inoltre, il cloud offre molte funzionalità tra cui la condivisione di dati, tutorial, coaching e istruzioni per i centri benessere. E ancora, video di allenamento, monitoraggio metriche, condivisione dei progressi, organizzazione di gare online, gestione dei club e altro ancora.

Oggi le palestre stanno cercando nuovi sistemi di valutazione. Ad esempio, con i sensori wireless le palestre possono visualizzare la frequenza cardiaca dei visitatori. Questi sistemi possono contribuire a motivare le persone e a farle impegnare di più.

Inoltre, grazie al cloud non occorrono più computer costosi ed esperti strapagati per la manutenzione hardware e software. Infatti, le applicazioni in cloud riducono i costi e aiutano a migliorare l’offerta.

In sintesi

Quindi, il futuro delle palestre presenta un grande potenziale grazie alle tecnologie IoT. Gli strumenti in cloud, in particolare, consentono di generare, elaborare e analizzare i Big Data. E le nuove piattaforme software consentono alle palestre di fornire una migliore esperienza dei dispositivi indossabili. Anche le applicazioni mobile per il fitness sono importanti, perché aiutano le persone a monitorare lo stato di salute in tempo reale comunicandolo ai medici.

Ecco il motivo per cui, mediante dispositivi e piattaforme IoT, la nostra personale esperienza di fitness potrà essere completamente rivoluzionata.

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Security IoT

La security IoT non è più soltanto una questione di protezione degli asset. La videosorveglianza diventa utilizzabile in vari ambiti, dalla smart city all’industria 4.0. Andiamo a scoprire come.

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Security IoT, nuovi investimenti

Sono molte le voci del PNRR che potranno avvalersi delle tecnologie nell’ambito della Security IoT. Il settore dei trasporti è uno di quelli a cui sono indirizzati importanti investimenti (25,40 mld di euro), grazie alla Missione 3 del PNRR per la mobilità sostenibile. Tuttavia, non è l’unico settore che beneficerà di tali misure.

La ragione è facilmente individuabile nel cambiamento assunto dalle telecamere nei processi di digitalizzazione. Anche se la tecnologia è ancora usata nella protezione degli asset, le telecamere ora vengono considerate come sensori IoT che forniscono dati per migliorare la vivibilità e la mobilità negli ambienti urbani. Oggi, infatti, concetti come Smart City oppure Smart Road sono di uso quotidiano.

Telecamere e ottimizzazione dei processi

Così, i dispositivi e le soluzioni IoT collegate alla videosorveglianza diventano un valido supporto per logistica e trasporti, nonché dell’intera area a cui si riferisce la Missione 1 del PNRR. Si tratta di ben 40,32 mld di euro che possono dare una spinta fondamentale al rilancio della produttività e competitività. E la vera opportunità è legata all’ottimizzazione dei processi industriali, ovvero all’Industria 4.0.

Il ruolo delle telecamere, in questo processo di ottimizzazione, raggiunge un segmento più ampio di quello della security. Un incrocio con altre tecnologie tra cui la Realtà Aumentata (AR), molto promettente per le opere di manutenzione e per la formazione.

Il concetto di “beyond security” sarà quindi sempre più presente nel 2023 per il mercato della videosorveglianza, insieme a quello di “Security IoT”.

Security IoT

I nuovi trend per la videosorveglianza

Un altro trend è quello connesso strettamente all’utilizzo massivo dell’Intelligenza Artificiale nelle analisi, che avviene direttamente sul prodotto (on edge). Ad esempio, la chiamata a un servizio di emergenza in seguito a un incidente può partire autonomamente. Il traffico nelle smart city può essere gestito in modo diverso, e la distribuzione del personale all’interno di un retailer può essere ottimizzata, senza dimenticare l’energy saving nell’illuminazione pubblica.

Esistono lampioni collegati a circuiti video in cui la telecamera-sensore riconosce il passaggio di un’automobile o di un pedone. Ricevuto l’input, i lampioni si accendono. Inoltre, con il 5G si abbasserà la latenza e si aumenterà la velocità di banda, per cui le smart city si riempiranno di esperienze concrete.

Dalla security alla geopolitica

Per ora non dovrebbero esserci evoluzioni tecnologiche in grado di superare la risoluzione in 4K, tuttavia non vanno sottovalutati i trend macroeconomici e geopolitici che influenzeranno tutti i mercati.

Ad esempio, l’inasprimento delle proibizioni è sbarcato anche in Europa, dove alcuni paesi hanno annunciato limiti alla tecnologia cinese in alcuni progetti governativi sensibili. Una situazione come questa, unita al rischio di cyber attack, rappresenta uno dei trend geopolitici che hanno riscontro anche nel settore della videosorveglianza.

Un altro trend da tenere d’occhio è quello legato all’incremento dei prezzi, che interessano l’intera catena di fornitura, dalle singole componenti ai trasporti e all’incertezza globale. Infine, la carenza di talenti nella ricerca di giovani risorse interessa tutti i comparti.

Sostenibilità: un obiettivo da raggiungere

E c’è anche una tematica che persiste da tempo e continuerà ad avere molta rilevanza negli anni a venire. Parliamo della sostenibilità, con iniziative come la SBTi – Science Based Targets, che si propone di ridurre le emissioni di CO2 entro il 2030.

Anche la certificazione EcoVadis, rilasciata da uno dei principali organismi mondiali che valutano l’impatto ambientale e sociale delle organizzazioni, sembra procedere in questa direzione.

E la sostenibilità riguarda tutta la filiera, dalla progettazione del prodotto alla ricerca delle componenti, fino alla selezione dei supplier. Inoltre, interessa la localizzazione dei centri produttivi e logistici, lo smaltimento dei prodotti e i mezzi aziendali utilizzati dagli operatori. Perché oggi, come non mai, si rende necessario aderire alla decarbonizzazione prevista dall’Accordo di Parigi per abbassare il global warming.

Un obiettivo ambizioso, che va oltre il semplice concetto della sicurezza a cui la videosorveglianza è stata associata fino ad ora.

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